Chi di noi nella sua vita non ha mai avuto bisogno di ricorrere ai fermenti lattici? Se sei uno di questi, allora puoi anche saltare questo articolo. Non penso che tu avrai bisogno di conoscere le verdure fermentate per migliorare il tuo intestino.
Se invece, sei come me, e sei perennemente in lotta con il tuo colon irritato, potrebbe farti bene conoscere questo mondo e provare a cambiare il tuo microbiota intestinale.
Sinceramente prima di iniziare il mio percorso di dieta non conoscevo il mondo della fermentazione e tanto meno le sue proprietà. Quindi iniziamo dalla base
Da dove arrivano e a cosa servono le verdure fermentate?
Una volta non esistevano i frigoriferi e i congelatori, per questo era necessario trovare il modo di conservare le verdure per più tempo senza che queste deperissero. E’ qui che nasce il processo di fermentazione. Mettendo in acqua e aceto le verdure si attivava il processo fermentativo che permetteva di poter mangiare queste verdure per diverso tempo.
Nell’antichità sicuramente non lo si sapeva, ma le verdure mantenute in questo modo rappresentano un potente aiuto alla digestione e una protezione contro le malattie.
Uno dei grandi benefici pratici della fermazione è quello di poter conservare il cibo. I mcrorganismi della fermazione producono alcol, acido lattico e acido acetico, tutti “conservanti naturali” che mantengono integri i nutrienti e prevengono il proliferare di microrganismi patogeni. Con la fermentazione i nutrienti vengono ridotti in forme più facilmente digeribili e quindi assimilabili.
I cibi fermentati vivi, favoriscono la salute dell’apparato digerente e sono in grado quindi, di controllare disturbi digestivi quali diarrea e stipsi. Sono ricchi di probiotici, e le verdure di prebiotici, quindi mangiando verdure fermentate assimiliamo questi due nutrienti che sono una manna per il nostro povero intestino irritato.
Ma come si fanno?
Il processo è semplicissimo perché fanno tutto da sole. Basta prendere la verdura che si preferisce, evitando però quella molto acquosa come la lattuga, ma al via a rape, carote, crauti, ravanelli, zucchine…insomma a quello che preferite gustare. Tagliatele senza lavarle, l’acqua del rubinetto è piena di cloro e quello ucciderebbe i batteri. Inseritele in un barattolo, 500 g o 1 kg, riempitele di acqua che avete precedentemente salato. Per 1 kg di acqua bastano 20g di sale. Non troppo, in quanto il sale aiuta la conservazione, ma se è troppo ritarda la fermentazione. E poi lasciate che faccia il suo corso.
Ricordatevi di mettere un contenitore sotto al vaso e di lasciare il tappo leggermente aperto in modo che i gas fuoriescano e la fermentazione possa procedere. Dopo 15 giorni di fermentazione potrete gustare le vostre verdure. Si possono conservare in frigorifero e dureranno per mesi.
Per iniziare vi direi di non esagerare, basteranno 3 o 4 giorni al mese e 1 cucchiaio al giorno, in modo da abituare il nostro intestino ai nuovi cibi e ai nuovi fermenti. Dopodiché potrete assumerli quando vorrete, anche tutti i giorni!