Viene definita fitoterapia, la pratica che prevede l’uso di piante o loro estratti per la cura delle malattie o per mantenere il benessere psicofisico.
Non sono mai stata un’amante delle medicine chimiche se non strettamente necessarie. Per fortuna a parte i miei problemi di pancia, non ho mai sofferto di altre gravi patologie. Quindi i miei farmaci si limitavano alla tachipirina in caso di febbre o al debridat in caso di colite fortissima da non poter stare in piedi.
Mi sono avvicinata alla fitoterapia per cercare di curare la mia infiammazione intestinale. Volevo qualcosa che se anche mi avesse dato fastidio, una volta smesso di prendere sarebbe passato. Insomma qualcosa che non lasciasse ulteriori strascichi alla mia pancia già infiammata.
Come visto nei precedenti articoli ho provato diverse cose, la camomilla, la menta, l’amaro svedese, il baobab. Tutto quello che veniva identificato come utile per la cura del colon irritabile l’ho provato.
Come mi avrebbero detto diversi medici, e come io stessa avevo constatato, il mio intestino è un casino totale. Mi basta prendere per 2 settimane lo stesso rimedio che poi si infiamma. La stessa cosa mi capita con il cibo. Mi basta mangiare per un certo periodo, può variare, da 2 a 6 mesi lo stesso alimento, molto sovente che ne divento intollerante. Ad esempio mi è capitato recentemente con il riso. Dopo averlo mangiato per mesi, tutte le mattine bevendo latte di riso e a pranzo per “sfiammare” l’intestino e ne sono diventata intollerante. Ovviamente è un’intolleranza passeggera. L’ho tolto per 2 mesi ed è rientrata. Ma questo fa capire come sia complicato nutrirmi senza far impazzire la pancia.
Speravo che la fitoterapia mi aiutasse, ma purtroppo per me, tutti i rimedi provati a lungo andare mi davano fastidio e quindi li ho dovuti eliminare. Sono passata alle tisane.
Anche quelle se bevute spesso, e soprattutto sempre le stesse mi potevano dare fastidio. Il finocchio aiuta molto a sgonfiare, ma se lo bevevo tutti i giorni 2 volte al giorno dopo i pasti a lungo andare mi aumentavano l’acidità e avevo l’effetto contrario.
L’unica tisana che non mi ha mai dato fastidio è quella rilassante. Le piante rilassanti mi hanno sempre aiutata.
Essendo antispasmodiche e rilassanti mi hanno sempre aiutata a tranquillizzare i crampi intestinali.
Per questo avevo preparato le tinture di Passiflora e Melissa, in modo da poterle prendere all’occorrenza. Principalmente le prendevo alla sera in quanto hanno anche un potere sedativo, e mi aiutavano a dormire la notte. Non so se vi è mai capitato, ma per me è uno dei primi sintomi, oltre al dolore addominale. Se è molto infiammato il colon rimango in uno stato di agitazione e nervosismo e non riesco a dormire. O se dormo non riesco a riposarmi, mi sveglio al mattino con il cerchio alla testa come se avessi fatto l’after. Insomma una bruttissima sensazione.
Quelle due piante mi aiutavano a dormire, ovviamente bisogna prenderne poche gocce, e ci mettono un paio di sere a fare bene effetto, ma aiutano a 360 gradi a calmare sia l’animo che il corpo e si può affrontare la giornata con una carica diversa e più positiva.