Tutti i rimedi provati: N.1 l’Amaro d’erbe Svedese

L'amaro svedese

Quando dico che ho provato di tutto per placare la mia pancia, intendo quello che dico. Pensate ad un rimedio per la colite. Bene, io l’ho provato. Volevo una tregua. Qualcosa che mi aiutasse a placare i sintomi e mi restituisse una vita normale. Perchè anche se non è riconosciuta come una malattia vera e propria, per certi aspetti è invalidante come se lo fosse.

Negli articoli precedenti ho già parlato dei diversi sintomi che ho imparato a riconoscere con gli anni. Quei sintomi che, con meno frequenza, si manifestano ancora oggi. Si sa, la strada per la guarigione completa è lunga, ma avere un netto miglioramento è più veloce.

In questo articolo vi voglio parlare del primo rimedio naturale provato, scoperto un po’ per caso.

l’Amaro svedese di Maria Treben.

L’amaro svedese

Se cercate su internet troverete molte pagine su questo amaro d’erbe svedese. Ma da dove nasce?

Partiamo dalla signora che lo ha reso noto, Maria Treben (1907-1991), grazie al suo libro ” La farmacia del signore” nel quale spiegava tutti gli usi e i metodi per usare questo portentoso amaro. Come un po’ per tutte le cose anche lei venne a conoscenza di questo elisir in maniera causale. Da giovane venne colpita dal Tifo e per tutta la sua vita si era portata dietro gli straschici della malattia. Non era mai guarita del tutto. Nel libro racconta che soffriva di problemi di stomaco e di intestino, dolori muscolari con difficoltà a coricarsi o sedersi. Insomma aveva vissuto una parte della sua vita con questi disturbi, apparentemente incurabili per l’epoca.

Un giorno per caso, le fece visita una sua conoscente che le porse una fiaschetta di questo amaro svedese

. Anche lei, come tutti noi, fu scettica a riguardo, non si sarebbe mai immaginata che delle erbe potessero aiutarla in qualche modo. Venne piacevolmente contraddetta, non appena ne prese un sorso. Tutti i dolori che aveva provato scomparveno e non ricomparvero più. Fu così che si appassionò a questo amaro ed iniziò a ricercarne la composizione per renderlo fruibile a tutti.

Nel libro vengono riportati anche tutti gli usi e le malattie che esso può guarire, che siano esse gravi o lievi. C’è anche tutta una parte di testimonianze di persone e animali guariti dalle più disparate patologie che ha raccolto negli anni della sua professione.

Insomma, leggendo il libro ho pensato “Se fa miracoli, mi farà passare anche tutti i miei problemi”, prendiamolo! Così è stato. Ho acquistato dapprima l’amaro già fatto da 200 ml, volevo testarlo.

Ovviamente ho coinvolto anche tutta la mia famiglia, abbiamo iniziato a prenderlo tutti. Un cucchiaino scarso una volta al giorno, tutti i giorni. Sembrava non creasse problemi, così forti della prova ho comprato le erbe e le ho messe in infusione in 1lt di grappa, in modo da averne a disposizione di più. Dopo 40 giorni di macerazione, l’ho filtrata e travasata. Era pronta all’uso.

Fin qui sembra tutto idilliaco, ma lo so che avete sentito un “ma” sottointeso. Infatti, l’idillio non è durato a lungo. Con il passare del tempo mi accorgevo che su di me aveva un effetto lassativo. Invece di placarmi l’intestino, lo irritava ancora di più con evacuazioni frequenti. Decisi allora di provare con gli impacchi esterni.

Misi una pezza imbevuta di amaro sulla pancia, la coprii con della pellicola da cucina, e andai a dormire. Non vi dico quanto scalda. Avevo la pancia in fiamme! Ma mi addormentai comunque. Lo tenni tutta la notte e parte della giornata, quando ormai mi sembrava che si fosse asciugata, tolsi il bendaggio. La mia pancia era ustionata! Tutta rossa, e mi faceva anche un po’ male.

E’ bastata una notte senza e crema lenitiva alla calendula ed è passato tutto, ma diciamo che la mia esperienza è finita quel giorno. Dal primo utilizzo alla fine sono passati 5/6 mesi circa.

Non era il rimedio che faceva per la mia pancia.

Nonostante non avesse funzionato a livello intestinale, ho continuato a prenderla e ad usarla negli anni. E’ un ottimo cicatrizzante, se fatta con la grappa brucia un po’ ma cicatrizza in un baleno. Contro l’Herpes labiale è una bomba. Visto che ne soffro ho provato ad usarla sul nascere e devo dire che è efficacissima. Lasciata sul labbro in posa 3 volte al giorno per 10 minuti, fa seccare il punto dove sta per uscire l’herpes che così non evolve. Insomma è fenomenale per tante cose. Ma non adatta per curare la mia pancia irritata.

E’ stata comunque una scoperta interessante, a casa mia e a casa dei miei genitori e di diversi amici c’è sempre una bottiglia di amaro svedese da usare a portata di mano.

Contenendo canfora, ed essendo che in Italia è considerata nociva, non ha un buon profumo e si può far fatica a digerirla, anche se nel preparato ci sono minime quantità, ho scoperto un’erboristeria che la faceva con l’aggiunta della liquirizia al posto della canfora. E’ diventata la mia erboristeria di fiducia, e anche se non mi ha dato i benefici sperati per l’intestino continuo a diffonderne la conoscenza, in quanto ha altre ottime qualità, e può dare benefici per tantissime altre problematiche.

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