CENNI STORICI
L’omeopatia nasce e si sviluppa in sassonia dal medico Hahnemann, nel ‘700. Il giovane medico comincia la sua professione nel 1781, dove inizia ad esercitare la professione. Con il passare degli anni però, intravede nella medicina allopatica di allora dei limiti che non permettono di curare il paziente, anzi, in molti casi sembra peggiorare la loro condizione. Chiude così il suo studio e si ritrova a fare il traduttore di testi medici. E’ così che in una delle sue traduzioni si imbatte in un libro che gli cambierà la vita Materia medica di Cullen. Nel libro è presente una sessione in cui si parla della corteccia di China e viene colpito dalla similitudine tra i sintomi della malaria e quelli degli operai che lavoravano la corteccia di China. Da lì inizia la sua attenzione per i veleni.
Seppur con scetticismo inizia a provare su se stesso gli effetti della China annotandoli. In sequenza provò nausea, diarrea, uno stato di profonda prostrazione con sudorazione seguiti da brividi di freddo e gonfiore addominale.
Questa fu la prima scoperta fatta, e da qui nacque la base dell’omeopatia La legge della similitudine. Ogni sostanza “medicinale” provoca nell’uomo sano quei sintomi che può curare nel malato e tale sostanza viene chiamata omepatica.
Essendo dei veleni rimaneva un problema, ad alte quantità queste danneggiavano il corpo invece di guarirlo, iniziò così la fase di diluizione. Un rimedio diluito millesimalmente dissocia l’azione tossica dall’azione terapeutica. Le sostanza così diluite, non perdono la loro potenza curativa ma l’aumentano. In questo modo è nata l’omeopatia e i rimedi omeopatici
L’OMEOPATIA COME FUNZIONA
Scopo principale e unico dell’omeopatia è quello di rendere sani i malati , ossia di guarirli. La guarigione ideale è il ripristino rapido, dolce, duraturo della salute. Ossia rimozione del male nella sua totalità nel modo più veloce, più sicuro ed innocuo.
L’approccio alla malattia è totalmente diverso rispetto alla medicina allopatica, ossia non cura il sintomo, ma va cercare quale sia la causa della malattia. Essa parte dal presupposto che anche se uno ha mal di testa non vuol dire che la malattia e il sintomo siano scaturiti tutti dallo stesso organo, ma è molto più probabile che la causa sia da ricercare da un’altra parte del corpo. Ristabilire la salute non significa eliminare il sintomo, ma riordinare, ristabilire l’integrità e l’equilibrio psicofisico dell’essere umano. E così che la diagnosi omeopatica si basa sullo studio dei sintomi del paziente e il capire, tramite anche test, qual è il rimedio migliore per curare e ristabilire la salute del paziente nella sua integrità. In modo che una volta finita la cura, il suo stato non si ripresenti, ma il corpo impari a guarirsi.
Per usare le parole di Hahnemann ” Ciò si basa sulla seguente legge naturale omeopatica: un’affezione dinamica debole viene, nell’organismo vivente, durevolmente cancellata da un’affezione più forte, se questa, differendo per qualità, le è assai simile nella sua manifestazione”.
In parole povere il simile scaccia il simile, se in una persona malata, si usa un rimedio che in una persona sana darebbe sintomi simili alla malattia, il corpo nel combattere la malattia finta, introdotta con il rimedio, in quanto più forte, cura contemporaneamente quella vera debellandola.