Quante volte abbiamo letto trafiletti, pubblicità che inneggiano al “sii te stesso”, “ama te stesso”. Tutti i giorni, per fortuna, troviamo foto che inneggiano all’amore per se stessi. Ad accettare il proprio corpo e ad esserne fieri. Ma è davvero così facile?
Tutti conosciamo il movimento femminista nato negli anni ’70 che inneggiava alla parità di genere nel lavoro e nella vita quotidiana. Ma non c’è mai stato un vero movimento che oltre ad un giusto trattamento lavorativo e nella vita, richiedesse anche la verità nelle pubblicità o sulle passerelle.
Negli anni ’70 si prendevano pillole che aiutavano a contrastare la fame per avere forme perfette. Le classiche 90-60-90, hanno rappresentato per decenni il canone di bellezza. Tutte le donne aspiravano a quello, e spendevano i loro soldi e le loro giornate per essere come la moda diceva di essere.
Ma chi l’ha deciso?
Navigando su internet alla ricerca di una risposta non l’ho trovata. Si parla di proporzioni auree scoperte dai greci, ma chi ha deciso che erano le proporzioni che la donna doveva avere?
Sono quasi sicura che non sia stata una donna. Anche perché negli anni, ne sono state fatte di manifestazioni per ottenere maggiori diritti e non penso che si sarebbe soffermata su una cosa tanto stupida.
Siamo arrivati nel 2022 a renderci conto che la donna non può essere stereotipata. Che non esiste la perfezione, in nessuno. Neanche le modelle o le attrici sono perfette. Quello che vediamo in copertina, nelle foto e persino nei film non esiste. Non è reale. E’ la versione senza sbavature di come dovremmo essere secondo i canoni dettati da non so chi.
Spopolano sul web, su instagram, facebook, diete, workout per mantenersi in forma. Le ragazzine seguono chimere, alcune finiscono con l’avere disturbi alimentari, per cercare di raggiungere lo stereotipo della bellezza perfetta. Che non esiste.
Ad oggi, nel 2022, è ancora molto, troppo difficile per le donne, prendere coscienza di se. Accettarsi ed amarsi per come si è. Fare esercizio fisico, mantenersi in forma, se fatto nel modo corretto è salutare e ci fa bene. Ma bisogna farlo per se stesse, non per il volere o per il piacere di qualcun altro.
Bisognerebbe che nelle scuole, e soprattutto nelle famiglie si insegnasse alle ragazze ad amarsi e ad essere sicure di se stesse, e ai ragazzi a vedere la realtà delle cose e ad essere meno superficiali.
Vedo ancora troppo spesso oggi, critiche buttate lì sotto forma di battute sull’aspetto fisico delle donne. E non vedo molto spesso il contrario. In generale noi donne andiamo oltre l’aspetto, e non ci frega niente se l’uomo non è perfetto. Non è quello che vogliamo, noi vogliamo la perfezione nei sentimenti e nell’animo.
Certo l’aspetto fisico nella nostra società è il nostro biglietto da visita, e con la diffusione dei social è diventato ancora più importante. Ma prendersi cura di se stessi non vuol dire forzare il corpo ad essere come non è.
Insomma, oggigiorno è ancora troppo difficile essere se stessi e non dovrebbe. Parlo delle donne ma so che il problema è diffuso anche tra i ragazzi. L’estetica non ha genere. Può colpire chiunque.
Quello che voglio dirvi è che bisogna amarsi. Essere sicuri di sè non vuol dire essere arroganti o egocentrici, ma solo amarsi. Amare le proprie imperfezioni, i propri difetti e non farsi toccare dalle battute o dalle critiche di chi è superficiale.
Il movimento per il body positive è iniziato, ma bisogna fomentarlo e dovrebbe essere diffuso. Che poi non è niente altro che far vedere la realtà così com’è, che è bellissima. Ma forse è proprio questo che spaventa così tanto?