COME SOPPORTARE UNA DIETA AD ESCLUSIONE SENZA SGARRARE

dieta ad esclusione
dieta ad esclusione

Vi è mai capitato di dover seguire una dieta? Non parlo delle diete dimagranti, parlo delle diete di esclusione per intolleranze o allergie. Quelle che non danno soddisfazione, ma che bisogna in ogni caso farle. Ecco io di quelle diete ne ho provate diverse.

Partiamo dal capire di cosa stiamo parlando. La dieta ad esclusione, come dice il nome stesso, è una dieta che va ad escludere determinati alimenti che possono dare fastidio al vostro intestino.

Ovviamente, prima di giungere alla dieta, bisogna fare una serie di test per capire quali sono gli alimenti incriminati.

La dieta ad esclusione viene data quando si è in presenza di intolleranze alimentari o di colon irritabile. Di norma si escludono tutti gli alimenti mal tollerati per un tempo che varia da 1 o 2 mesi. Questo è il minimo lasso di tempo che deve intercorrere, per aiutare l’intestino a sfiammarsi e ad abituarsi alla nuova dieta. Una volta trascorsi questi mesi, si rinizierà ad introdurre un alimento per volta, di quelli precedentemente eliminati, a settimane alterne in modo da poter constatare gli effetti che essi hanno sull’organismo. E nel caso individuare quelli che devono essere tolti per più tempo o comunque consumati solo saltuariamente. Solo così si potrà capire quali alimenti danno veramente fastidio al nostro intestino ed agire di conseguenza.

Come tutte le diete non è così semplice come sembra. Pensate che dobbiate eliminare insieme latte e derivati, pomodoro, glutine, prodotti lavorati (salumi, inscatolati..) , avrete un momento di smarrimento in cui vi sembrerà di non poter mangiare più nulla.

Le uniche cose che farete saranno verdure e proteine (carne, pesce, uova) e riso in bianco. Per due mesi. Sicuramente sgarrerete. E’ normale, ma bisogna tentare di non farlo. Bisogna tenere duro e seguire la dieta in modo ferreo. Vi accorgerete con il passare del tempo che anche se dovete eliminare diversi alimenti , esistono una marea di alternative. Questo vi darà anche il modo di esplorare nuovi cibi e nuove ricette.

Questo tipo di dieta non è detto che abbia un termine, molto spesso, agli alimenti a cui siamo intolleranti dovremo sempre o quasi sempre rinunciare, per il nostro benessere. Quindi diventerà non più una dieta ma uno stile di vita. Con il passare del tempo ci si abituerà a leggere le etichette di quello che si compra, a fare attenzione a cosa si mangia quando si va fuori, e a cucinare di più i propri pasti, in modo da sapere perfettamente cosa si mette a tavola.

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